IN POCHI MESI LA SUA ESISTENZA È CAMBIATA, SI È TRASFORMATA IN UN SOGNO A OCCHI APERTI, MA I SUOI PIEDI SONO RIMASTI BEN SALDI PER TERRA, ANCORATI ALLE COSE BELLE E SEMPLICI DELLA VITA. PERCHÉ DOMANI POTREBBE FINIRE TUTTO, O FORSE NO...



Il successo di Kevin Tron non è dovuto soltanto alla Fortuna. La Fortuna, si sa, arriva per caso, ma quando arriva, non è detto che ci siano le condizioni per trattenerla. Non a tutti capita di vivere un sogno. A Kevin è capitato, ma a mio parere è riuscito a fare entrare il sogno nel quotidiano della sua realtà. Perché ne è all’altezza.

La sua storia la conoscete. Scoperto per caso mentre lavorava in un bar, è assurto al ruolo di protagonista Lancio bruciando le tappe con la sua presenza fisica. In poco tempo ha saputo esprimersi in un ruolo ”piovuto dal cielo” divenendo il beniamino ”trasversale” di lettrici di tutte le età. Non è da tutti. Come si realizza un sogno? Lasciamolo parlare di sé. Dico soltanto che la sua voce è all’altezza dell’aspetto fisico e la sua dizione è curata, attenta, corretta. Indice del suo modo rispettoso di porgersi.

I sogni a volte escono dal cassetto; basta un incontro e si è proiettati “in un altro mondo”, come per magia, ma perché il sogno si trasformi nella ”nostra” realtà, bisogna avere i numeri per sostenerlo. Kevin mi ha concesso questa intervista preoccupandosi di me, di mettermi nelle migliori condizioni per tradurre le sue parole. Non mi capita spesso e già dal suo altruismo, dal rispetto per il lavoro degli altri, mi sono resa conto che i sogni vanno da chi se li merita. Ascoltiamolo. «Da circa sette mesi sono diventato uno dei protagonisti della Lancio. Ancora non mi sono abituato. Quando dicono che faccio l’attore mi viene da sorridere, ma è una cosa molto seria, il fatto che una azienda abbia puntato su di me! Pur essendomi trovato, di colpo, proiettato in un ambiente gratificante non ho paura che tutto finisca. Diciamo che l’improvvisa popolarità mi lusinga, ma non penso che tutto debba franare. Le cose accadono, poi sta a noi trasformarle in positive o negative. Credo in questa carriera e faccio di tutto per svolgerla al meglio, conservo tuttavia degli appigli di realismo. È vero, sto vivendo un sogno, ma resta la solida realtà di ciò che sono, della mia famiglia, della mia vita di sempre. È cambiato il mio lavoro, ma io sono la stessa persona. La mia Fortuna è essere stato messo in condizione di imparare entrando in un mondo che tanti sognano. Ho reagito cercando di migliorare, di impegnarmi, ma senza pormi l’assillo del ”se tutto finirà”. Sono giovane e ho solo da guadagnare da questa esperienza. Sogni trasgressivi? No, non ne ho. Forse uno solo, mi piacerebbe vivere a New York e avere una storia d’amore con la mia attrice preferita Charlize Theron (per la quale farei follie, il che è strano, perché di solito preferisco le brune). Invece, le follie trasgressive, se così vogliamo chiamarle, ma non vorrei apparire immodesto, a volte mi vengono proposte dalle ragazze…  




L’intervista completa su Sogno 320 in edicola dal 16 novembre


L’intervista di ottobre: Mariapia Aricò


L’intervista di agosto: Antonio Morra


L’intervista di luglio: Francesca Filone


L’intervista di maggio: Marica Giannini


L’intervista di marzo: Metis Di Meo


L’intervista di luglio: Antonio Morra 


L’intervista di maggio: Gilles Rocca


L’intervista di marzo: Francesca Filone


L’intervista di gennaio: Valerio Pentasuglia


L’intervista di novembre: Mirko Di Cristofaro


L’intervista di ottobre: Metis Di Meo


L’intervista di settembre: Antonio Morra


L’intervista di agosto: Alessandro Inches


L’intervista di luglio: Agnese Muzzarelli


L’intervista di giugno: Gilles Rocca


L’intervista di maggio: Caterina Nervi 


L’intervista di aprile: Paolo Pasqualini 


L’intervista di marzo: Agnese Marcolin


L’intervista di febbraio: Luca Calvani


UN RAGAZZO TRANQUILLO

Kevin Tron