Per me la libertà è tutto...


Con Paolo si può trattare tranquillamente qualsiasi argomento. Questa intervista prende spunto dalla sua nuova “amica a due ruote”, ma si parla anche di viaggi, dei problemi di chi fa l’attore oggi, dei diritti della coppia


Paolo Pasqualini fa il suo ingresso nel cortile della Lancio a bordo di una splendida moto nera, una Ducati (per chi non ha molta dimestichezza con le due ruote, va detto che, nel mondo del motociclismo, la Ducati è l’equivalente della Ferrari nell’automobilismo, in pratica un mito italiano e internazionale). Impossibile non iniziare l’intervista parlando di questa nuova “amica” di Paolo: «L’ho acquistata da poco – ci dice sfilandosi il casco – e non mi stanco di guidarla, è un vero gioiello».

Conoscendoti da molto tempo ritengo che dietro questo acquisto non ci sia solo la passione per la moto come semplice veicolo. Sbaglio? «No, hai indovinato. Quello che mi ha convinto a comprarla più di ogni altra considerazione è stato il senso di libertà che caratterizza le moto, e tu sai che per me la libertà è tutto. In questo caso penso soprattutto alla libertà di muoversi, di andare praticamente dappertutto senza i soliti problemi di parcheggio che rendono difficile la vita agli automobilisti. E poi viaggiare in moto ti dà comunque una sensazione particolare, unica».


L'intervista completa è pubblicata sul n.295 di Sogno, in edicola a aprile


L’intervista di marzo: Agnese Marcolin

L’intervista di febbraio: Luca Calvani

 

Paolo Pasqualini